The Other Side non è qualcosa a cui si partecipa non é un semplice workshop di fotografia: è un qualcosa che si vive.

Ci sono stata piu volte, accompagnando mio marito Angelo, che è fotografo, e ogni volta è stata un’esperienza che mi ha lasciato qualcosa dentro. Anche se non sono una fotografa, non mi sono mai sentita “di contorno”. Anzi, mi sono sentita parte di un viaggio fatto di sguardi, silenzi, emozioni e bellezza.

La Puglia fa da cornice a tutto questo, con luoghi che sembrano sospesi nel tempo. Non c’è fretta, non c’è pressione. C’è spazio per osservare, per ascoltare, per lasciarsi attraversare da ciò che accade. Le fotografie nascono così, in modo naturale, ma prima ancora nascono ricordi profondi.

Con noi portiamo sempre anche il nostro bambino, che vive questa esperienza con una libertà e una gioia indescrivibile. Vederlo correre, ridere, scoprire il mondo mentre intorno si crea un clima così umano e accogliente è qualcosa che non ha prezzo. “The Other Side” è uno dei pochi luoghi in cui arte, famiglia e vita reale convivono davvero.

Da li si torna a casa con il cuore pieno.

Con la sensazione di aver vissuto qualcosa di autentico, che resta addosso e che chiama a ritornare.

Per noi è successo più volte.

E ogni volta è stata diversa, vera, necessaria.

Grazie Matteo e Federica

Grazie The Other Side

Il workshop di aprile 2023 è stato un capitolo speciale nella mia vita. La presenza delle persone a cui già tengo ha reso ogni momento ancor più prezioso, creando un legame che ha reso l'esperienza unica. La magia è scaturita anche dalle nuove amicizie, che hanno colorato il mio percorso in modo inaspettato ma straordinario. Ho trovato non solo un workshop, ma un rifugio di emozioni e connessioni che porterò sempre nel mio cuore. Fede e Matte sono d’ispirazione ogni volta che ho l’occasione di averli accanto. GRAZIE di cuore per tutto 🤍Nuova voce di elenco

“Il workshop è davvero bello, a me personalmente ha dato tantissimo (oltre ogni mia immaginazione), indipendentemente dagli speakers (che danno un enorme contributo sia chiaro) avete avuto la capacità di attrarre persone… non so spiegarlo… diciamo legate da un qualcosa di comune e questo ha fatto sì che anche quello che non era “speech” è diventato importante quanto quest’ultimo.

Tornare al the other side il prossimo anno sarà anche l’occasione per me di rivedere colleghi che ora sento amici e conoscere nuove persone con cui so già che ci sarà affinità! Boh poi sarà che ero sempre stato solo nel mio studio senza confrontarmi mai con nessuno, ma per me partecipare a the other side è stata anche la possibilità di respirare aria nuova, conoscere colleghi simili a me che hanno stravolto il mio modo di pensare e ragionare, sentire storie che mi hanno dato una carica INFINITA.

Ti dico che mentre prima del workshop ero in un periodo di down dove per svegliarmi mia moglie ci metteva 50 minuti, per i mesi successivi al workshop alle 6 ero in piedi ed ero io a svegliarla, carico a pallettoni”

"Le emozioni che ho provato sono indescrivibili... é come se avessi assistito al concerto della mia vita, della mia band preferita"

"Quanta ispirazione! Non è stato solo un workshop fotografico ma una vera esperienza di vita. E' davvero fondamentale fare questo tipo di esperienze prima della stagione. Confronto, collaborazione e ricerca del proprio cammino."

Mi piacerebbe molto vedervi ancora! Siete delle persone speciali, preparate ma soprattutto la cosa che più vi contraddistingue è l’UMILTÀ. Questa è la vostra più grande ricchezza!

The Other Side Workshop, è stata un’esperienza molto forte e intensa.
Ho fatto vari corsi e workshop di fotografia negli ultimi 2 anni, ma son qui a metterci la faccia e dire che questo non è il classico e solito workshop. Qui non si sta studiando la composizione, le regole, gli schemi, le pose ecc…! Son cose che ovviamente se ne parla ma non sono le fondamenta e lo scopo dell’evento.

Tutto era curato nel minimo dettaglio, un livello altissimo di conoscenza e preparazione dei Master come anche quello degli speaker e la cosa che più mi ha colpito è stato il loro mettersi completamente a nudo mostrandosi sia professionalmente che umanamente.

Questo workshop ha smosso in me tantissimo, oltre ogni aspettativa. Ha cambiato sicuramente il modo di vedere la fotografia e in egual modo quello della vita.

La strada da percorrere sarà tanta e in salita dove si presenteranno vari e tanti ostacoli. Ma io son del parere che gli ostacoli sono fatti per esser superati.

“SE NON STAI CRESCENDO, STAI MORENDO”

InserireThe Other Side si può definire con una sola parola: casa.

Un luogo in cui arrivi come fotografo e ti ritrovi come persona.

Dove incontri i tuoi simili e, senza nemmeno accorgertene, inizi a parlare di visioni, di storie, di amori, di fotografia ma soprattutto di ciò che ci muove davvero quando prendiamo una macchina in mano.

È un connubio raro e prezioso di professionisti, in cui ognuno è allo stesso tempo speaker e spettatore.

Si impara continuamente, senza cattedre né distanze: dalla colazione alla cena, semplicemente chiacchierando, ascoltando, confrontandosi.

In pochi giorni si è creata una famiglia.

Un gruppo solido, autentico, dove ci si aiuta senza competizione e ci si sostiene senza riserve.

Dietro ogni macchina fotografica non c’è solo uno stile, ma una storia personale ed è lì che capisci quanto il vissuto di ognuno influenzi lo sguardo, il modo di vedere, di sentire, di raccontare.

Un grazie speciale va a Matteo e Federica: due persone carismatiche, presenti, dal cuore enorme.

I pilastri silenziosi di questa grande famiglia, capaci di creare uno spazio in cui tutti si sentono accolti, mai giudicati, ma accompagnati e guidati con rispetto e umanità.

Per noi, The Other Side non è stato solo un workshop.

È stato un ritorno all’essenza.

Un promemoria potente del perché abbiamo scelto questo mestiere e del privilegio che è continuare a farlo, insieme ad altre anime affini.

Con gratitudine,

Roberto & Filomena

Inserire quiPartecipare al The Other Side 2025 è stato per me un punto di svolta. Arrivavo da zero, con tante domande e tanta voglia di osservare e ascoltare, e quei quattro giorni mi hanno aperto vedute e prospettive che non sapevo di poter raggiungere in così poco tempo.

Matteo e Federica hanno creato una vera e propria “stanza dello spirito e del tempo” in cui poter imparare qualcosa senza sentirsi osservati, e questo per me ha fatto la differenza: mi sono sentita libera di sperimentare, immaginare, ma soprattutto di crescere.

La cosa che mi porto più nel cuore sono le persone. Quel tipo di energia che nasce quando colleghi sconosciuti diventano una piccola comunità creativa, entusiasta e folle, dove si parla di lavoro ma si ride anche tantissimo. Non è solo formazione: è confronto vero, ed è quello che mi ha dato la spinta giusta prima della stagione matrimoniale.

Da questo workshop ho portato a casa tante nuove prospettive, e la sensazione concreta di aver iniziato davvero a riflettere fuori dai miei precedenti schemi.

Sono un ragazzo piuttosto malinconico.
Mi affeziono facilmente. Ogni volta che torno da una vacanza, un evento o una gita ho sempre quel senso di malinconia per essere tutto finito.

Questa volta no.
Son tornato a casa che non sentivo nulla, al che ho iniziato anche a domandarmi il perché di questa non-reazione.

Dopo un giorno e mezzo eccola qua la mia malinconia, arrivata pure con gli interessi. Il motivo è presto detto: non solo non avevo realizzato che fosse finito, ma non avevo realizzato nemmeno che fosse realmente accaduta un’esperienza così carica e intensa. Una full immersion di 72 ore nella splendida cornice di @villcencimasseria.

Matteo lo sa, per questo Workshop avevo aspettative molto alte. Oggi posso dire che sono state tutte ampiamente superate.

Ringraziare @matteolomontephotography e @federicaariemmaphotography solo per l’organizzazione sarebbe sminutivo. Vorrei ringraziarli soprattutto per la scelta degli speaker che vorrei riassumere in due parole:
@fabiomirullaphotographer Creatività
@edoardomorina Genio e Sregolatezza
@angelobelvederefotografi Umiltà

Ma se è vero che un Workshop lo fanno gli speaker, l’esperienza la fanno le persone. Sono stato circondato da 50 fotografi di una bravura infinita che non mi hanno fatto sentire nemmeno per un secondo di essere l’ultimo arrivato. Un ringraziamento in particolare va sicuramente a Marica, Giorgia, Diego, Gianluca, Gianfranco, Gino, Antonio e Marco.

@theotherside_workshop Alla prossima!